1. Etimologia e significato di base
La parola credito deriva dal latino creditum (“ciò che è affidato”), participio passato di credere (“aver fiducia”). Il nucleo semantico, quindi, è la fiducia: concedere credito significa affidare oggi risorse a qualcuno confidando di ottenerne la restituzione (più un compenso) in futuro.
In economia il credito è un rapporto contrattuale in cui un soggetto (creditore) trasferisce a un altro soggetto (debitore) una disponibilità economica immediata – denaro, beni o servizi – in cambio dell’impegno alla restituzione futura, generalmente maggiorata da interessi. Gli elementi chiave sono:
Elemento | Descrizione sintetica |
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Soggetti | creditore e debitore |
Oggetto | somma di denaro (prestito) o fornitura di beni/servizi (credito commerciale) |
Durata | breve, medio o lungo termine |
Prezzo | tasso d’interesse eventuali commissioni |
Garanzie | reali (pegno, ipoteca) o personali (fideiussione) |
Tipo | Caratteristiche principali | Esempi concreti |
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Credito bancario | Erogato da banche o intermediari; regolato da vigilanza (BCE, EBA) | Mutui ipotecari, prestiti personali |
Credito commerciale | Fornitore concede dilazione di pagamento a un cliente | Fattura a 60 giorni |
Credito al consumo | Destinato a famiglie per spese correnti o beni durevoli | Prestito rateale per un’auto |
Credito ipotecario | Garanzia reale su immobile; lunghe scadenze | Mutuo prima casa |
Mercato obbligazionario | L’investitore è creditore dell’emittente | Titoli di Stato, corporate bond |
Allocazione del capitale – sposta risorse dai risparmiatori agli investitori produttivi.
Moltiplicatore bancario – grazie alla riserva frazionaria l’offerta di moneta si amplia, influenzando crescita e inflazione.
Liscio operativo – consente alle imprese di gestire sfasamenti tra incassi e pagamenti.
Inclusione e consumo – permette a famiglie di anticipare consumo e investimenti (studio, casa).
Fase | Strumenti di mitigazione |
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Valutazione ex-ante | scoring, rating interni, CRIF, Centrale Rischi, regole di underwriting |
Monitoraggio | covenant finanziari, revisione periodica rating |
Copertura | garanzie, assicurazioni creditizie, cartolarizzazione, derivati creditizi (CDS) |
Accantonamenti | IFRS 9 / principi contabili nazionali prevedono perdite attese |
Bilancio: in contabilità il credito è un’attività (attivo circolante o immobilizzato) che verrà incassata.
Diritto: il credito è un diritto soggettivo patrimoniale; può essere ceduto (factoring), pignorato o estinto per compensazione/prescrizione.
Tutela: codice civile (artt. 1173-1320) e normativa bancaria (TUB) disciplinano forma, tasso, usura, trasparenza.
Basilea III / CRR II-III: requisiti patrimoniali (CET1, Tier 1) tarati sul rischio di credito (RWA).
IFRS 9: dal 2018 impone perdite attese su 12 mesi o a vita, anticipando la rilevazione del deterioramento.
Macro-prudenziale: contromisure anticicliche (counter-cyclical buffer) per evitare eccessi di leva.
L’espansione o contrazione del credito condiziona il PIL più dei movimenti dei tassi ex-post:
Crescita PIL ≈ f(Δ Credito a imprese Δ Credito a famiglie)
Allentamento (credit boom) → investimenti, rialzo prezzi asset, rischio bolle.
Stretta (credit crunch) → razionamento, fallimenti, recessione.
Le banche centrali modulano costo e quantità del credito tramite tassi, TLTRO, QE e normative sui collateral.
Fintech & open banking: algoritmi IA, scoring alternativi (dati transazionali, mobile).
ESG & credito sostenibile: margini legati a rating di sostenibilità; green bond.
Tokenizzazione: sperimentazioni su credit tokens e prestiti DeFi, con rischi normativi.
RegTech: automazione KYC/AML riduce costi di erogazione e tempo di onboarding.
Il credito è un pilastro funzionale dell’economia moderna: trasforma la fiducia in crescita reale. Tuttavia, se mal gestito, può amplificare le crisi (leverage cycle). L’equilibrio dipende da tre forze:
merito creditizio micro (chi riceve il prestito),
regole macro-prudenziali (quanto rischio sistemico è tollerabile),
incentivi di mercato (tassi e spread che prezzano correttamente il rischio).
Comprendere il credito significa quindi leggere contemporaneamente bilanci aziendali, ciclo economico e regole del gioco; solo la sintesi di questi livelli rivela se la fiducia riposta oggi sarà ripagata domani – con interessi, ma senza destabilizzare il sistema.