Il populismo è un concetto politico e sociale che si riferisce a una strategia, un'ideologia o un approccio che mira a rappresentare e dare voce al "popolo" inteso come una massa omogenea e virtuosa, spesso contrapposta a un'élite percepita come corrotta, distante o privilegiata. Il termine può assumere significati diversi a seconda del contesto storico, geografico e culturale, ma in generale presenta alcune caratteristiche comuni:
Centralità del popolo: Il "popolo" è inteso come un'entità unitaria e moralmente superiore, spesso idealizzata. Viene contrapposto all'élite, accusata di abusare del potere o di essere disconnessa dai bisogni e dai valori della gente comune.
Dichiarazione di rottura: Il populismo spesso si presenta come una risposta a uno stato di crisi, proponendo soluzioni semplici o drastiche a problemi complessi e criticando il sistema politico tradizionale.
Leader carismatico: Molti movimenti populisti gravitano attorno a una figura di leadership forte, che si pone come il rappresentante autentico del popolo e come mediatore diretto tra la volontà popolare e il potere politico.
Critica dell'establishment: Il populismo tende a demonizzare le élite, identificandole come la fonte principale dei problemi del paese, siano esse politiche, economiche, culturali o mediatiche.
Semplicità retorica: Il linguaggio populista è spesso semplice, diretto e carico di emozioni, per essere facilmente comprensibile e coinvolgente per una vasta platea.
Il populismo è spesso criticato per:
Il populismo non è necessariamente né positivo né negativo di per sé; la sua valutazione dipende dall'impatto che ha sulle istituzioni democratiche, sul benessere della popolazione e sul rispetto dei diritti individuali e collettivi.