Thought for 5 seconds
Il termine deriva dal latino re‑prae‑sentare (“rendere di nuovo presente, esibire davanti”), e indica qualunque atto, processo o prodotto che renda presente qualcosa in sua assenza – un oggetto, un evento, un’idea, un’emozione, una collettività. È un concetto “a ponte”, perché collega soggetto e realtà, mente e mondo, autore e pubblico.
Epoca | Nodo centrale | Autori / idee chiave |
---|---|---|
Antica | Mímesis: l’arte imita la realtà o la “forma” ideale | Platone (l’imitazione è copia imperfetta), Aristotele (l’imitazione è conoscenza) |
Tardo‑medioevo / Rinascimento | Il segno si riferisce a un referente esterno (realismo semantico) | Tommaso d’Aquino, Leon Battista Alberti (finestra prospettica) |
Illuminismo e Idealismo | La rappresentazione è categoriale; struttura l’esperienza | Kant (Vorstellung condizionata dalle categorie), Hegel (arte‑religione‑filosofia come stadi rappresentativi dello Spirito) |
Novecento | Dal linguaggio alle immagini mentali: svolta semiotica e cognitivista | Peirce (icona, indice, simbolo), Wittgenstein (quadro logico), Saussure (significante / significato), cognitive science (mental representations) |
Contemporaneo | Crisi o pluralizzazione della rappresentazione | Foucault (regimi discorsivi), Derrida (différance), post‑media (realtà immersiva, avatar) |
Ontologica – Che tipo di ente è una rappresentazione?
Oggetto fisico (un dipinto, un file digitale)
Struttura formale (una formula logica)
Stato mentale (immagine, concetto)
Epistemica – Che rapporto ha con la verità?
Specchio (teorie della corrispondenza)
Costrutto (teorie pragmatico‑costruttiviste)
Modello (adozione di funzioni predittive)
Pragmatica – Che cosa fa?
Mediazione (rende fruibile il reale)
Sostituzione (agisce al posto del reale)
Orientamento (guida azione e decisioni)
Formale / sintattica – Come è organizzata?
Iconica (somiglianza percettiva)
Simbolica (convenzione arbitraria)
Analogica (mappe, grafici)
Algoritmica (codice binario, reti neurali)
Arti visive: la prospettiva rinascimentale, la fotografia come “indice” fisico, la realtà virtuale come presenza simulata.
Politica: rappresentanza parlamentare (delegare potere a chi fa “presente” la volontà dei cittadini).
Scienza e matematica: modelli scientifici, teorie della “rappresentazione” di gruppi su spazi vettoriali.
Informatica: data representation & serialization (JSON, XML), mental models HCI.
Psicologia cognitiva: immagini mentali, mappe cognitive, frames.
Questione | Perché è rilevante? | Linee di dibattito |
---|---|---|
Fedeltà | “La mappa non è il territorio” | Realismo vs. costruttivismo |
Trasparenza opaca | Quando il medium diventa invisibile e naturalizzato | Media studies, “black box” AI |
Rappresentanza‑potere | Chi parla per chi? Inclusione, delega, manipolazione | Teoria democratica, subaltern studies |
Crisi postmoderna | “La realtà è sostituita dai segni” (Baudrillard) | Simulacro, iper‑realtà |
Nuove tecnologie | Deepfake, AI generativa: autentico vs. sintetico | Etica, ontologia del digitale |
Nodo centrale: ogni rappresentazione è un atto (processo di produzione/interpretazione) e un artefatto (risultato stabile).
Funzione chiave: rende gestibile l’assenza, permettendo a individui e collettivi di ragionare, comunicare e agire su ciò che non è immediatamente presente.
Tensione irrisolta: tra fedeltà (aspirazione alla verità) e funzionalità (utilità, efficacia).
Orizzonte attuale: con l’AI generativa e l’interattività immersiva, la rappresentazione diventa sempre più performativa: non solo mostra il mondo, ma lo co‑genera.
In breve: studiare la “rappresentazione” significa interrogare il modo in cui la realtà ci appare, viene riprodotta e circola, insieme alle implicazioni di potere, verità e responsabilità che ogni atto rappresentativo porta con sé.