Per “condivisione simbolica” si intende un atto di comunanza che non riguarda (o non riguarda soltanto) il trasferimento materiale di qualcosa, bensì la co-appropriazione di un significato: più soggetti si riconoscono in un segno, un oggetto, una pratica o una narrazione e, nel farlo, creano o rafforzano un legame sociale. In breve, «si condivide un mondo prima ancora di condividere un bene» .
La nozione affonda nelle origini dell’interazionismo simbolico: George H. Mead vedeva nel linguaggio – “sistema condiviso di simboli” – la condizione che fa emergere mente, sé e ordine sociale. Senza questa “messa in comune” di simboli l’individuo non potrebbe nemmeno percepirsi come tale (Symbolic Interactionism - ReviseSociology). Il concetto è poi ricorrente in molti filoni: dalla semiotica di Peirce alla sociologia della cultura, fino all’antropologia del dono di Mauss.
In psicologia clinica di gruppo Renzo Carli definisce l’amicizia come «condivisione simbolica di una cosa terza», un prodotto relazionale che funge da collante: l’oggetto (un progetto, un ideale, un rituale) diventa spazio comune dove le parti smettono di essere semplici individui separati ( Riflessioni sullo schema amico – nemico: Rileggendo le neoemozioni | Quaderni di Psicologia Clinica ). Quando quella “cosa terza” si incrina emergono tensioni di potere o ostilità.
Nel consumo musicale online, Marco Bracci distingue la symbolic sharing dallo scambio diretto di file: ciò che conta è usare lo stesso iPod, gli stessi rituali di ascolto nomade, e quindi mostrarsi appartenenti a un “mondo della mobilità”, anche se i brani non coincidono . Nei social network il like, l’hashtag o l’avatar arcobaleno funzionano nello stesso modo: segnali leggeri ma ad alto valore identitario.
La Symbolic Convergence Theory (Bormann) mostra come gruppi online possano fondersi attorno a fantasy themes: l’uso massivo di un hashtag (#PercumaLaporPolisi, nel caso indonesiano) produce “sharing simbolico di una realtà narrativa” che genera coscienza collettiva e azione coordinata .
Gli antropologi evidenziano che anche il dono alimentare può avere valenza eminentemente simbolica: presso i Lamalera, alcune pratiche di distribuzione del cibo servono più a proclamare impegno e appartenenza che a ridurre il rischio alimentare ( Food-Sharing Networks in Lamalera, Indonesia: Reciprocity, Kinship, and Distance - PMC ). In chiave rituale, il pane spezzato o il brindisi nuziale sono archetipi di condivisione simbolica dove il nutrimento materiale cede il passo alla costruzione di solidarietà.
Coesione e identità – crea senso di “noi” e confini rispetto a “loro”.
Trasmissione di valori – i simboli condivisi compressano tradizioni complesse in gesti semplici.
Regolazione emotiva – offre uno spazio protetto per proiettare desideri, paure, ideali.
Legittimazione del potere – bandiere, loghi o mission statement aziendali funzionano come forme di consenso simbolico.
Performatività vuota (slacktivism) – il gesto simbolico può sostituire l’impegno materiale.
Appropriazione culturale – quando il simbolo di un gruppo viene usato da altri senza reciprocità.
Disuguaglianze invisibili – la condivisione di segni può mascherare la mancata condivisione di risorse reali.
La condivisione simbolica è il “cemento invisibile” delle relazioni umane: permette di far circolare senso, appartenenza e fiducia con costi materiali minimi ma con effetti sociali profondi. Comprenderne le dinamiche aiuta a leggere fenomeni che vanno dal successo dei meme all’efficacia dei riti civili, dall’engagement di marca alle forme di attivismo contemporaneo.
La "condivisione simbolica" è un concetto che affonda le sue radici nella sociologia, in particolare nell'ambito dell'interazionismo simbolico, e si riferisce al processo attraverso il quale individui o gruppi attribuiscono, negoziano e mantengono significati comuni a simboli, gesti, linguaggi e altri elementi della vita sociale. Non si tratta di una mera trasmissione di informazioni, ma di una costruzione congiunta della realtà sociale attraverso l'interazione.
In sostanza, la condivisione simbolica implica che il significato delle "cose" (oggetti, parole, azioni, eventi) non è intrinseco o oggettivo, ma nasce e si trasforma all'interno delle relazioni sociali. Gli individui imparano a interpretare il mondo che li circonda attribuendo significati basati sulle interazioni con gli altri. Questi significati condivisi diventano quindi la base per la comunicazione, la comprensione reciproca e l'organizzazione della vita sociale.
Analisi del Concetto:
La condivisione simbolica è un processo dinamico e fondamentale per diversi aspetti della vita umana e sociale:
In conclusione, la condivisione simbolica è un processo onnipresente e cruciale che permea ogni aspetto della nostra esistenza sociale. È il tessuto connettivo che lega gli individui, permettendo loro di comunicare, comprendersi, costruire identità e dare senso collettivamente al mondo in cui vivono. La sua analisi è fondamentale per comprendere le dinamiche delle relazioni sociali, la formazione delle culture e l'evoluzione delle società umane.
Condivisione simbolica: Processo attraverso cui individui o gruppi attribuiscono significati comuni a simboli, oggetti o eventi, creando una realtà sociale condivisa.
Analisi: