Credito


Fonti:
ChatGPT
Chiudi tutte

Fonte: ChatGPT

Credito

1. Etimologia e significato di base
La parola credito deriva dal latino creditum (“ciò che è affidato”), participio passato di credere (“aver fiducia”). Il nucleo semantico, quindi, è la fiducia: concedere credito significa affidare oggi risorse a qualcuno confidando di ottenerne la restituzione (più un compenso) in futuro.


2. Definizione economico-finanziaria

In economia il credito è un rapporto contrattuale in cui un soggetto (creditore) trasferisce a un altro soggetto (debitore) una disponibilità economica immediata – denaro, beni o servizi – in cambio dell’impegno alla restituzione futura, generalmente maggiorata da interessi. Gli elementi chiave sono:

Elemento Descrizione sintetica
Soggetti creditore e debitore
Oggetto somma di denaro (prestito) o fornitura di beni/servizi (credito commerciale)
Durata breve, medio o lungo termine
Prezzo tasso d’interesse eventuali commissioni
Garanzie reali (pegno, ipoteca) o personali (fideiussione)

3. Principali tipologie

Tipo Caratteristiche principali Esempi concreti
Credito bancario Erogato da banche o intermediari; regolato da vigilanza (BCE, EBA) Mutui ipotecari, prestiti personali
Credito commerciale Fornitore concede dilazione di pagamento a un cliente Fattura a 60 giorni
Credito al consumo Destinato a famiglie per spese correnti o beni durevoli Prestito rateale per un’auto
Credito ipotecario Garanzia reale su immobile; lunghe scadenze Mutuo prima casa
Mercato obbligazionario L’investitore è creditore dell’emittente Titoli di Stato, corporate bond

4. Funzioni economiche del credito

  1. Allocazione del capitale – sposta risorse dai risparmiatori agli investitori produttivi.

  2. Moltiplicatore bancario – grazie alla riserva frazionaria l’offerta di moneta si amplia, influenzando crescita e inflazione.

  3. Liscio operativo – consente alle imprese di gestire sfasamenti tra incassi e pagamenti.

  4. Inclusione e consumo – permette a famiglie di anticipare consumo e investimenti (studio, casa).


5. Rischio di credito e sua gestione

Fase Strumenti di mitigazione
Valutazione ex-ante scoring, rating interni, CRIF, Centrale Rischi, regole di underwriting
Monitoraggio covenant finanziari, revisione periodica rating
Copertura garanzie, assicurazioni creditizie, cartolarizzazione, derivati creditizi (CDS)
Accantonamenti IFRS 9 / principi contabili nazionali prevedono perdite attese

6. Aspetti contabili e giuridici

  • Bilancio: in contabilità il credito è un’attività (attivo circolante o immobilizzato) che verrà incassata.

  • Diritto: il credito è un diritto soggettivo patrimoniale; può essere ceduto (factoring), pignorato o estinto per compensazione/prescrizione.

  • Tutela: codice civile (artt. 1173-1320) e normativa bancaria (TUB) disciplinano forma, tasso, usura, trasparenza.


7. Regolamentazione prudenziale

  • Basilea III / CRR II-III: requisiti patrimoniali (CET1, Tier 1) tarati sul rischio di credito (RWA).

  • IFRS 9: dal 2018 impone perdite attese su 12 mesi o a vita, anticipando la rilevazione del deterioramento.

  • Macro-prudenziale: contromisure anticicliche (counter-cyclical buffer) per evitare eccessi di leva.


8. Ciclo del credito e politica monetaria

L’espansione o contrazione del credito condiziona il PIL più dei movimenti dei tassi ex-post:

Crescita PIL  ≈  f(Δ Credito a imprese   Δ Credito a famiglie)
  • Allentamento (credit boom) → investimenti, rialzo prezzi asset, rischio bolle.

  • Stretta (credit crunch) → razionamento, fallimenti, recessione.
    Le banche centrali modulano costo e quantità del credito tramite tassi, TLTRO, QE e normative sui collateral.


9. Evoluzioni recenti e tendenze

  • Fintech & open banking: algoritmi IA, scoring alternativi (dati transazionali, mobile).

  • ESG & credito sostenibile: margini legati a rating di sostenibilità; green bond.

  • Tokenizzazione: sperimentazioni su credit tokens e prestiti DeFi, con rischi normativi.

  • RegTech: automazione KYC/AML riduce costi di erogazione e tempo di onboarding.


10. Sintesi critica

Il credito è un pilastro funzionale dell’economia moderna: trasforma la fiducia in crescita reale. Tuttavia, se mal gestito, può amplificare le crisi (leverage cycle). L’equilibrio dipende da tre forze:

  1. merito creditizio micro (chi riceve il prestito),

  2. regole macro-prudenziali (quanto rischio sistemico è tollerabile),

  3. incentivi di mercato (tassi e spread che prezzano correttamente il rischio).

Comprendere il credito significa quindi leggere contemporaneamente bilanci aziendali, ciclo economico e regole del gioco; solo la sintesi di questi livelli rivela se la fiducia riposta oggi sarà ripagata domani – con interessi, ma senza destabilizzare il sistema.