Approvare


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Approvare

“Approvare” – definizione essenziale
*Verbo transitivo (1ª coniugazione), dal latino approbāre (“ritenere buono, confermare, lodare”). Significa esprimere assenso o consenso verso qualcosa, riconoscendone la bontà, la validità o la legittimità.


1. Sfumature di significato

Ambito Valore semantico Esempio sintetico
Interpersonale Manifestare accordo o gradimento «Approvò il mio progetto con entusiasmo.»
Istituzionale-giuridico Atto formale che conferisce validità normativa o amministrativa «Il Parlamento ha approvato la legge di bilancio.»
Tecnico-procedurale Verifica di conformità a standard/criteri «Il comitato etico deve approvare il protocollo clinico.»

Nota: in tutti i casi l’approvazione è un atto valutativo che implica un giudizio positivo, ma la forza vincolante varia dal semplice plauso personale alla produzione di effetti giuridici.


2. Analisi linguistica

Aspetto Dettagli
Paradigma approvo, approvi, approva, approviamo, approvate, approvano
Participio passato approvato ➜ funge anche da aggettivo («relazione approvata»)
Sostantivi derivati approvazione, approvatore, approvando (quest’ultimo: documento in corso di esame)
Prefissi/suffissi comuni ri-approvare (nuova votazione), pre-approvato (giudizio preliminare)
Sinonimi parziali accettare, avallare, ratificare, convalidare (ognuno con sfumature proprie)
Antònimi disapprovare, respingere, bocciare, censurare

3. Dimensione giuridico-amministrativa

  1. Fonti del diritto – Una legge è “approvata” quando riceve il voto favorevole secondo il procedimento previsto (es. doppia lettura Camera-Senato in Italia).

  2. Delibere e regolamenti – In enti locali o società l’organo collegiale approva bilanci, statuti, piani strategici. L’atto produce effetti solo dopo la pubblicazione o il deposito dove richiesto.

  3. Diritto internazionale – Trattati firmati dai plenipotenziari sono spesso “approvati” (o ratificati) dai parlamenti nazionali prima di entrare in vigore.

Differenza chiave con “ratificare”: approvare è atto di consenso; ratificare è atto successivo che conferisce efficacia giuridica a un testo già negoziato.


4. Dimensione socio-psicologica

  • Bisogno di approvazione (concetto di social approval): nella psicologia sociale il desiderio di essere accettati dal gruppo influisce su conformismo e autostima.

  • Approvatore / disapprovatore interno: nella psicoanalisi, l’istanza del Super-Io funge da autorità che “approva” o “condanna” i nostri impulsi.


5. Approccio filosofico-etico

Approvare non è azione neutra: implica valori di riferimento (bontà, giustizia, utilità). Kant distinguerebbe tra un assentire meramente conforme e un approvare fondato su massime universali; nell’etica utilitarista, invece, si “approva” ciò che massimizza la felicità collettiva.


6. Esempi d’uso avanzato

  • «Il CDA ha approvato con riserva il piano, subordinando l’efficacia al parere del collegio sindacale.»

  • «La mozione è stata approvata a stretta maggioranza (321 voti contro 309).»

  • «Il protocollo sperimentale è stato approvato dal comitato etico secondo il Reg. UE 536/2014.»


In sintesi

“Approvare” unisce un giudizio positivo e, spesso, un effetto costitutivo: dove l’approvazione manca, l’azione o il testo restano privi di legittimazione o di valore normativo. Comprenderne le varie dimensioni – linguistica, giuridica, sociale – aiuta a cogliere la portata di quel semplice ma decisivo atto di “dire di sì”.