Il concetto di interesse è polisemico e profondo, con implicazioni psicologiche, economiche, etiche e filosofiche. Qui di seguito lo analizziamo da più prospettive.
Il termine interesse indica, in senso ampio, ciò che attira l’attenzione, coinvolge l’emotività o motiva l’azione di un individuo o di un gruppo. Può riferirsi a:
un movente soggettivo: ciò che importa a qualcuno;
un vantaggio oggettivo: ciò che è utile o conveniente per qualcuno;
un fatto affettivo o cognitivo: ciò che suscita attenzione o curiosità.
In psicologia, l’interesse è una componente motivazionale:
rappresenta un orientamento positivo verso un oggetto, un'attività o una persona;
si sviluppa in base a esperienze passate, bisogni, valori e contesto;
può essere intrinseco (si fa qualcosa perché piace o stimola) oppure estrinseco (si fa qualcosa per ottenere una ricompensa).
L’interesse è fondamentale nell’apprendimento, nella creatività e nello sviluppo personale. Può essere anche transitorio o stabile, superficiale o profondo.
In economia, “interesse” ha significati più tecnici:
è il guadagno derivante da un prestito (es. tasso d’interesse);
indica anche l’utilità attesa da una scelta razionale (interesse economico).
In politica, si parla di:
interesse nazionale, collettivo, privato o pubblico;
la politica degli interessi contrapposta a quella dei principi;
conflitti tra interessi individuali e beni comuni.
L’interesse, in questi ambiti, è spesso inteso come motore del comportamento strategico, non sempre trasparente o eticamente neutro.
L'interesse è legato alla domanda: "Che cosa è bene per qualcuno?".
Le teorie utilitariste cercano di massimizzare l’interesse (o benessere) del maggior numero.
Le etiche deontologiche, invece, possono opporsi a un'azione anche se "interessante" in termini di benefici.
L'interesse può essere visto come centro del desiderio o del conatus (Spinoza).
In Kant, l’interesse ha un ruolo nel giudizio riflettente (Estetica): l’interesse disinteressato è alla base del giudizio sul bello.
In Nietzsche, l’interesse può coincidere con la volontà di potenza, un impulso profondo che guida le azioni al di là della logica strumentale.
L'interesse può mediare i rapporti tra le persone (scambio, cooperazione, manipolazione).
Spesso si contrappone all’altruismo, ma le due dimensioni possono anche intrecciarsi (es. il “dare con interesse”).
In sociologia, il concetto di “interesse” è fondamentale per comprendere i ruoli sociali, la legittimazione del potere, e le istituzioni.
Il concetto di interesse rivela quanto il comportamento umano sia guidato da una combinazione di motivazioni, emozioni, ragioni e calcoli. È un termine ambivalente:
positivo: spinta alla conoscenza, alla cura, alla costruzione;
negativo: manipolazione, egoismo, opportunismo.
Chiedersi “di chi è l’interesse?” o “quale tipo di interesse è in gioco?” è spesso una via per smascherare i meccanismi profondi del comportamento individuale e collettivo.