Potere: Il potere non è una proprietà, ma una relazione diffusa e onnipresente. Si esercita ovunque ci siano relazioni sociali, non è centralizzato e non appartiene esclusivamente a istituzioni o individui.
Microfisica del potere: Il potere opera su scala capillare, nelle interazioni quotidiane, disciplinando i corpi e plasmando le menti. Si manifesta attraverso meccanismi invisibili ma pervasivi, come la sorveglianza.
Potere e sapere: Potere e sapere sono inseparabili. Il sapere non è neutrale, ma uno strumento di potere che produce categorie, norme e verità per controllare e governare gli individui.
Discorso: I discorsi non sono solo parole, ma pratiche che costruiscono la realtà. Ogni epoca storica possiede un’episteme che definisce ciò che è considerato vero o falso.
Disciplinamento: Le società moderne non puniscono attraverso la violenza ma disciplinano attraverso istituzioni come scuole, carceri e ospedali, che normalizzano i comportamenti.
Biopolitica: Il potere moderno non controlla solo i corpi individuali, ma anche la vita collettiva, regolando la salute, la natalità e la morte delle popolazioni.
Soggettivazione: Gli individui non sono solo oggetti del potere, ma partecipano alla propria formazione come soggetti, interiorizzando le norme sociali.
Resistenza: Dove c’è potere, c’è resistenza. La resistenza è immanente al potere ed emerge in tutte le relazioni in cui il potere viene esercitato.
In sintesi, Foucault offre un'analisi critica delle istituzioni sociali e dei meccanismi di potere che le sostengono. La sua opera invita a riflettere sul modo in cui siamo governati e su come possiamo resistere ai processi di normalizzazione e controllo.
Potere e Conoscenza: Foucault sostiene che il potere non è solo repressivo, ma anche produttivo. Il potere si manifesta attraverso discorsi e pratiche sociali che definiscono ciò che è considerato vero e normale. La conoscenza è strettamente legata al potere, poiché le strutture di potere determinano quali conoscenze sono accettate e legittimate.
Disciplina e Sorveglianza: In "Sorvegliare e punire", Foucault analizza come le istituzioni moderne, come le prigioni, le scuole e gli ospedali, utilizzano tecniche di sorveglianza e disciplina per controllare i corpi e le menti degli individui. Il panopticon, un modello di prigione ideato da Jeremy Bentham, è un esempio di come la sorveglianza costante possa indurre l'autodisciplina.
Biopotere e Biopolitica: Foucault introduce il concetto di biopotere per descrivere come il potere moderno si esercita non solo attraverso la repressione, ma anche attraverso la gestione della vita e della popolazione. La biopolitica riguarda le tecniche di governo che mirano a regolare la salute, la riproduzione e la longevità della popolazione.
Archeologia del Sapere: Foucault sviluppa un metodo di analisi storica chiamato "archeologia del sapere", che esamina come le strutture discorsive cambiano nel tempo e influenzano la produzione della conoscenza. Questo metodo si concentra sulle regole e le condizioni che rendono possibili certi discorsi in determinati periodi storici.
Genealogia: La genealogia foucaultiana è un approccio storico che traccia l'origine e lo sviluppo delle pratiche e delle istituzioni sociali, rivelando le lotte di potere e le contingenze storiche che le hanno plasmate. Questo metodo mira a smascherare le narrazioni lineari e progressiste della storia.
Soggettivazione: Foucault esplora come gli individui sono costituiti come soggetti attraverso pratiche discorsive e di potere. La soggettivazione riguarda il processo attraverso il quale gli individui interiorizzano le norme sociali e diventano soggetti disciplinati.
Follia e Ragione: In "Storia della follia nell'età classica", Foucault analizza come la società moderna ha costruito la follia come l'altro della ragione, escludendo e marginalizzando coloro che non si conformano alle norme razionali.
Sorvegliare e punire: Nascita della prigione (1975)
Analizza l'evoluzione delle pratiche punitive e della disciplina nelle società moderne.
Storia della follia nell'età classica (1961)
Esplora come la società occidentale ha trattato la follia dal Rinascimento all'epoca moderna.
Le parole e le cose (1966)
Analizza la formazione dei saperi umani attraverso le epistemi di diverse epoche storiche.
Archeologia del sapere (1969)
Introduce il metodo archeologico per analizzare i discorsi e le pratiche sociali.
Microfisica del potere (1977)
Una raccolta di saggi e interviste che esplorano il potere nelle sue manifestazioni quotidiane e istituzionali.
La volontà di sapere (1976)
Il primo volume di Storia della sessualità, incentrato sul rapporto tra sapere, potere e sessualità.
L'uso dei piaceri (1984)
Il secondo volume di Storia della sessualità, che analizza la sessualità nell'antichità greca.
La cura di sé (1984)
Il terzo volume di Storia della sessualità, focalizzato sulle pratiche etiche dell'antichità.
La nascita della clinica (1963)
Esamina lo sviluppo della medicina moderna e il suo impatto sulla conoscenza e il potere.
Il governo di sé e degli altri (1982)
Analizza il concetto di "governamentalità" e il modo in cui gli individui si autogovernano.