Paul Bloom è uno psicologo e professore universitario, noto per il suo lavoro sulla psicologia morale, lo sviluppo della mente nei bambini, l'empatia, il piacere e la natura della sofferenza. Le sue idee si distinguono per la chiarezza, la provocazione intellettuale e l'approccio sperimentale. Ecco una sintesi delle sue idee principali:
Libro: Against Empathy (2016)
Tesi centrale: L’empatia – intesa come immedesimazione emotiva con il dolore altrui – è una cattiva guida morale.
Motivo: L’empatia è parziale, distorta e può portare a decisioni ingiuste (ad esempio, ci fa aiutare chi ci è vicino o simile, ignorando chi ha più bisogno).
Alternativa proposta: Una moralità razionale e compassionevole, basata su principi e ragionamento etico, non sul coinvolgimento emotivo.
Libro: How Pleasure Works (2010)
Tesi centrale: Il piacere umano non è solo sensoriale, ma fortemente influenzato dalle nostre credenze, aspettative e conoscenze.
Esempi: Apprezziamo un vino costoso più se sappiamo che è costoso; un'opera d’arte è più intensa se conosciamo la sua storia.
Conclusione: La mente essenzialista (che crede che le cose abbiano una "vera natura") struttura gran parte del nostro piacere.
Ricerca empirica presso la Yale Baby Lab
Risultati chiave: I bambini piccoli hanno un senso rudimentale di giustizia, preferiscono i "buoni" ai "cattivi" già nei primi mesi.
Tesi: Alcuni aspetti della moralità sono innati, ma vanno affinati e ampliati con l’educazione e l’esperienza.
Libro: The Sweet Spot: The Pleasures of Suffering and the Search for Meaning (2021)
Tesi centrale: Molte persone cercano attivamente forme di sofferenza (esercizio fisico, film tristi, cibo piccante, lavori stressanti) perché queste esperienze rendono la vita più significativa.
Distinzione chiave: Non ogni sofferenza è benefica, ma un certo tipo di sofferenza scelta e controllata può essere fonte di crescita e soddisfazione.
Tesi generale: Gli esseri umani tendono a credere che le cose (oggetti, persone, animali) abbiano un'essenza invisibile che ne determina il valore e la natura.
Applicazioni: Questo spiega perché attribuiamo grande valore a oggetti appartenuti a celebrità, o perché proviamo disgusto verso oggetti "contaminati", anche se solo simbolicamente.
Paul Bloom sostiene che:
La moralità deve essere guidata dalla ragione, non dall’empatia.
Il piacere e la sofferenza sono fenomeni cognitivi, legati al significato.
La mente umana è essenzialista, e questo influisce su come valutiamo il mondo.
Lo sviluppo morale ha basi innate ma richiede cultura e riflessione per maturare.
Paul Bloom è uno psicologo noto per le sue ricerche sullo sviluppo infantile, il ragionamento sociale e la moralità. Le sue idee principali includono:
La moralità è innata, ma si sviluppa con la ragione: Bloom sostiene che gli esseri umani nascono con una capacità innata di giudizio morale, ma che la piena moralità si sviluppa attraverso la ragione, la compassione e l'immaginazione.
Critica dell'empatia: Nel suo libro "Contro l'empatia", Bloom argomenta che l'empatia, intesa come la capacità di sentire ciò che un'altra persona sta provando, può essere un fattore limitante e persino dannoso nel prendere decisioni morali, poiché può portare a favoritismi e a ignorare il bene comune. Sostiene invece una "compassione razionale".
La psicologia dell'impulso a infrangere le regole: Bloom esplora il lato "ingegnoso, creativo e affascinante" dei piccoli impulsi a sgarrare, suggerendo che possono rendere il mondo più imprevedibile e divertente.
La natura sociale dell'essere umano: Sottolinea che gli esseri umani sono esseri sociali e che la felicità e il benessere derivano dalla connessione con gli altri.
Il pregiudizio come processo naturale: Bloom suggerisce che i pregiudizi e gli stereotipi sono naturali e spesso razionali, in quanto derivano dalla nostra capacità di categorizzare e generalizzare le esperienze. Tuttavia, riconosce anche che possono avere conseguenze orribili e che è importante capire quando sono sbagliati.
Tra i suoi libri più noti figurano "Buoni si nasce", "La scienza del piacere" e "Contro l'empatia".