Proposta di condivisione


Fonti:
ChatGPT
Chiudi tutte

Fonte: ChatGPT

Proposta di condivisione

Che cos’è una “proposta di condivisione”

Con l’espressione proposta di condivisione si indica un’iniziativa – formale o informale – con cui un soggetto (persona, ente, impresa, gruppo civico) invita altri attori a mettere in comune risorse, responsabilità, dati o benefici. Dal punto di vista giuridico‐amministrativo, la proposta non vincola ancora le parti: diventa obbligatoria solo dopo l’accettazione e la traduzione in un accordo (contratto, patto, memorandum, ecc.). In molti regolamenti italiani la proposta di condivisione apre un percorso di co-progettazione che può sfociare in un vero e proprio patto di condivisione.


1. Il modello nei regolamenti sui beni comuni urbani

Nel quadro della sussidiarietà orizzontale (art. 118 Cost.), numerosi comuni hanno adottato regolamenti per la cura condivisa dei beni comuni. Il cittadino o l’associazione presenta un modulo di proposta di condivisione indicando: obiettivi, durata, modalità operative, risorse auto-impiegate e beni coinvolti. L’amministrazione valuta l’interesse pubblico e, se positivo, avvia il co-design del patto. (Municipium Images, Municipium Images)

Fasi tipiche

  1. Presentazione: compilazione del modulo e protocollazione.

  2. Istruttoria tecnica-giuridica: verifica di fattibilità, impatto e coperture.

  3. Co-progettazione: definizione congiunta di obiettivi, indicatori e ruoli.

  4. Patto di condivisione: firma e pubblicazione; segue esecuzione e monitoraggio.

Esempi concreti: la gestione volontaria di aree verdi a Chieri tramite la piattaforma Attrezzoteca (comune.chieri.to.it), la rigenerazione della “Strada della Contessa” o della “Piazzetta del Nuovo” attraverso patti pluriennali di cura. (Municipium Images)

Vantaggi

  • Riduzione dei costi pubblici e aumento della qualità dei servizi/beni.

  • Coinvolgimento civico e sviluppo di capitale sociale.

  • Flessibilità: gli obblighi si modulano su capacità effettive del proponente.

Criticità

  • Disomogeneità procedurale fra comuni.

  • Rischio di cattura del processo da parte di soggetti forti o poco rappresentativi.

  • Necessità di meccanismi di controllo e manutenzione di lungo periodo.


2. Altre declinazioni settoriali

Contesto Oggetto condiviso Ruolo della “proposta”
Psicoterapia Significati, emozioni, frame narrativi Il terapeuta avanza proposte di condivisione che il paziente può accettare, riformulare o rifiutare, influenzando l’alleanza terapeutica. (State of Mind)
Piattaforme digitali Dati e contenuti multimediali Google Foto, ad esempio, offre una proposta di condivisione delle “Memories” centrata su cerchie ristrette più che sulla diffusione sociale tipica di Instagram. (Antevenio)
Impresa/filiera Know-how, rischi, supply chain assets Le proposte formano la base per joint venture, accordi di risk-sharing o consorzi logistici.
Co-genitorialità Tempo di cura e decisioni su minori La riforma dell’affidamento condiviso aveva ipotizzato una “proposta di condivisione delle cure” come passo preliminare all’intervento del giudice. (figlipersempre.com)

3. Chiavi di lettura trasversali

  1. Oggetto – cosa si condivide (materiale, immateriale, decisionale).

  2. Grado di formalità – da semplici buone pratiche a schemi contrattuali complessi.

  3. Asimmetrie di potere – il proponente può trovarsi in posizione debole o forte; servono garanzie di equità.

  4. Tempi e cicli di revisione – la condivisione è dinamica; vanno previsti momenti di verifica e re-ingegnerizzazione del patto.

  5. Indicatori di impatto – utili per valutare benefici pubblici/privati, sostenibilità economica e ambientale.


Conclusioni

La proposta di condivisione è un dispositivo che sposta l’attenzione dal trasferire all’agire insieme. Che si tratti di curare un giardino urbano, ridefinire l’uso dei propri dati o costruire un’alleanza terapeutica, il successo della proposta dipende da:

  • chiarezza dell’oggetto e delle aspettative,

  • adeguato bilanciamento di diritti e doveri,

  • capacità di governance collaborativa.

In un’epoca di risorse scarse e problemi complessi, saper formulare (e valutare) proposte di condivisione robuste rappresenta una competenza strategica per amministrazioni, imprese e cittadini.